Gli edifici: un occhio alla qualità della vita e uno all’ecologia
Negli ultimi anni si è sviluppata un’attenzione sempre maggiore per la “qualità” dell’ambiente abitato dall’uomo. “Vivere bene” non significa più avere solo cura di sé, del proprio corpo e del proprio spirito ma anche organizzare la propria vita in luoghi che permettano di “sentirsi bene” per la maggior parte del tempo.
Anche la casa, il luogo di lavoro e gli edifici in cui trascorriamo larga parte delle giornate devono soddisfare ed assecondare questa esigenza di benessere, un’esigenza che ancor prima che dagli arredie da quanto troveremo all’interno, nasce dal modo in cui l’edificio viene progettato.
Il progettista in primo luogo, perciò, dovrà avere un occhio di riguardo alle esigenze di chi “vivrà” l’edificio e a costoro dovrà garantire, tra le altre cose, alcune irrinunciabili certezze: quella di un comfort visivo, un comfort acustico ed un comfort termico.
Tutti e tre i tipi di “comfort” di cui ci occupiamo sono profondamente legati alla natura e all’ambiente esterno agli edifici .
Il comfort visivo, collegato all’alternarsi naturale del giorno e della notte, è teso a raggiungere l’optimum nell’illuminazione dello spazio interno: si può parlare di comfort visivo quando le persone che vivono l’edificio possono farlo in totale sicurezza, godendo di una situazione visiva ideale cioè senza essere abbagliate né soffrire di una luce troppo bassa. Solo così possono svolgere al meglio le loro attività.
Il comfort termico è qualcosa di più legato alla fisicità dell’uomo. E’ noto che per funzionare al meglio l’organismo umano deve poter mantenere la propria temperatura interna corporea costantemente a 37°C con una tolleranza inferiore a + – 1°C.
L’organismo umano è dotato di sofisticati sistemi di termoregolazione che consentono di controllare adeguatamente la temperatura corporea anche per variazioni considerevoli delle condizioni ambientali esterne e del livello metabolico dell’individuo.
Nonostamte ciò, nell’ideazione degli edifici, il progettista dovrà garantire costruzioni in cui le persone possano vivere con un alto livello di comfort termico. La presenza di impianti di climatizzazione e riscaldamento non è sufficiente: essi vanno realizzati considerando la necessità di limitarne consumi e, di conseguenza, capacità di produrre inquinamento. A questo punto giocano un ruolo importante due fattori da tenere presenti in fase di costruzione: la resistenza e la capacità termica dell’ edificio.
Il comfort acustico, infine, è una necessità. Comprendere il parlato, dormire, lavorare o ascoltare musica sono tutte attività profondamente legate alla necessità di luoghi in cui l’ascolto sia possibile al meglio. Fino a qualche tempo fa il comfort acustico eraun concetto profondamente legato agli spazi destinati al pubblico (sale per concerti, aule scolastiche ecc,). Oggi l’edilizia residenziale scopre la necessità di progetti in cui si tenga presente anche questo aspetto: chi lavora o vive in situazioni in cui si può parlare di inquinamento acustico mette a repentaglio la propria salute.