Inaugurazione del Palazzo dell’Arengario a Milano

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I lavori di restauro del palazzo

Il 18 Novembre 2010, presso il Palazzo dell’Arengario, ci sarà l’inaugurazione del Museo del Novecento. Il progetto prevede di accogliere una biblioteca per studiosi dell’arte povera e del futurismo, un laboratorio per bambini, una cineteca ed anche un ristorante.
Inoltre il Museo presenterà al pubblico circa quattrocento opere selezionate dalle quattromila che fanno parte dell’arte italiana del XX secolo e che sono di proprietà delle Civiche Raccolte d’Arte Milanesi.
La collezione della Galleria D’Arte Moderna di Milano ebbe origine e crebbe grazie alle donazioni di illustri cittadini che fecero omaggio ai Musei Civici delle proprie raccolte artistiche. Nel 1903 si inaugurò la Galleria d’Arte Moderna, che fu istituita come luogo per riunire le numerose raccolte d’arte contemporanea.

La mission del Museo è quella di ampliare la conoscenza dell’Arte del Novecento, di conservare, studiare e divulgare la cultura artistica del ventesimo secolo attraverso una intensa attività didattica, inoltre si cerca di sostenere un approccio interculturale e coinvolgere un vasto pubblico, dai giovani agli anziani, dai bambini agli studenti.

Interessanti i lavori di restauro del palazzo, eseguiti utilizzando i materiali più all’avanguardia in un contesto di cantiere molto complesso sia per il pregio storico dell’edifico, che per la collocazione di primo piano nel cuore della città.

IL PROGETTO OPERATIVO

In un contesto complesso e dinamico come quello del Palazzo dell’Arengario, il progetto operativo ha tenuto conto di vincoli e contingenze particolarmente complesse. I problemi operativi, riconosciuti e risolti nel corso della progettazione, hanno riguardato sia la scelta dei componenti e dei materiali più adeguati, le modalità tecniche di montaggio dell’armatura impiantistica e dei nuovi sistemi strutturali sia le variabili organizzative. Ciò ha condotto a condizionare non soltanto la dislocazione e la dotazione strumentale del cantiere, ma l’intera programmazione temporale degli interventi.

Rispetto ai diversi gradi d’incertezza espressi dal contesto fisico-ambientale, dalla natura e dalla complessità degli interventi previsti, è stato necessario prefigurare i possibili scenari dell’azione, determinando un sistema di organizzazione del lavoro capace insieme di operare nelle condizioni di incertezza e di perseguire comunque la traiettoria del progetto conseguendo gli obiettivi di qualità tecnica, di costo e di tempo.
Il restauro sarà eseguito su progetto dell’architetto Italo Rota, vincitore del concorso internazionale bandito nel 2002. L’intervento più innovativo riguarda lo sventramento degli interni della torre monumentale, dentro la quale sorgerà una grande rampa ellittica che congiungerà la metropolitana con i quattro piani delle sale espositive e il loggiato. I restanti lavori saranno indirizzati al ripristino delle antiche volumetrie previste dall’originario progetto degli architetti Portaluppi, Muzio, Magistretti e Grifoni.

L’UTILIZZO DEL SOLAIO PLASTBAU METAL

La realizzazione dell’opera, interamente finanziata dal Comune di Milano con un investimento di 22 milioni, è stata aggiudicata dall’associazione d’imprese costituita da “Consorzio ravennate e Marcora Costruzioni” e sarà eseguita, per loro conto, dalla “Società cooperativa muratori e sterratori” e da “Cellini società corporative”.

ING. MARCO D’ULIVO, DIRETTORE TECNICO GENERALE DI CANTIERE
“L’Ing. D’Ulivo spiega come alcune caratteristiche del solaio Plastbau Metal siano state risolutive nella scelta del materiale da impiegare: in primo luogo la leggerezza dei pannelli (da 6 a 8 Kg/m2 ) considerando che l’intera struttura del palazzo non doveva essere demolita e di conseguenza non poteva sopportare notevoli aggravi di peso.

I pannelli di SOLAIO PLASTBAU METAL® sono stati poi movimentati manualmente garantendo non solo velocità di posa e controllo dei costi ma soprattutto ampi margini di sicurezza in cantiere; infatti la direzione lavori e la direzione di cantiere non prescindono da un forte impegno su queste tematiche considerando la sicurezza in cantiere presupposto fondamentale nella scelta di tutti i materiali impiegati.

Anche gli operai del cantiere sono rimasti piacevolmente meravigliati dalla facilità di posa del solaio: leggero e versatile, è estremamente adattabile a qualsiasi dimensione perché con poche e semplici operazioni si può tagliare a misura.
Altra caratteristica determinante nella scelta del solaio Plastbau è la resistenza al fuoco degli elementi in opera, certificata Rei 180”.

http://www.museodelnovecento.org/

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