Eolico artistico??

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Dal paese dei mulini a vento pale come alberi silenziosi ed efficienti

Chi dice che gli impianti eolici hanno un impatto visivo sgradevole? Chi ritiene che la presenza di gigantesche e rumorose pale “inquinano” il campo visivo di ambienti naturali con costruzioni artificiali dal design non troppo ricercato? Molti. Ma, pensando in grande, non ci sono molte alternative se non quelle di concepire i nuovi impianti in porzioni di territorio scarsamente abitato o in mare aperto, in acque di cui l’Italia è abbondantemente circondata non attraversate da rotte commerciali o turistiche. Se invece pensiamo in piccolo, una dimostrazione di creatività e buone azioni la vediamo nel tentativo di coniugare arte ed energia pulita. Ad esempio nelle città dove, costruendo mini impianti belli da vedere, si potrebbe far capire ai cittadini l’importanza delle energie rinnovabili.

L’idea arriva proprio dal paese dei mulini a vento; il team olandese NL Architects di Amsterdam ha ideato un prototipo di impianto eolico alternativo alle classiche pale a forma di albero, silenzioso, gradevole alla vista e al tempo stesso funzionale al suo scopo. Ogni ramo dell’albero, il cui numero varia da tre a nove, corrisponde a un asse di turbina, in grado di sfruttare il vento proveniente da qualsiasi direzione.

I punti di forza dei Flower Power, questo il loro nome, sono:

FACILITA’ DI MONTAGGIO – è sufficiente poco meno di un’ora

GRANDE RESISTENZA – sopportano venti fino a 190 km/h

PRODUZIONE MEDIA ANNUA DI ENERGIA – variabile tra 13.000 kw/h per l’albero a tre rami con meno di 42.8 db di rumore, fino a 55.000 kw/h per l’albero a nove rami.

Il risultato finale è un oggetto perfettamente integrato alla scala degli spazi aperti di una città, dotato di una propria impronta stilistica ben riconoscibile. Una delle possibili ambientazioni è all’interno di un parco urbano, utilizzando la vegetazione ad alto fusto per incanalare i flussi del vento secondo le direzioni dominanti, allo scopo di massimizzare la produzione energetica e, al contempo, inserire elementi scultorei mobili in un contesto paesaggistico altrimenti disadorno.

FONTE: www.architetturaecosostenibile.it

www.nlarchitects.nl

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