Rischio RADON

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come affrontare il problema

In un contesto sempre più attento alla qualità della vita e alla salute, non si può fare a meno di pensare anche al comfort abitativo delle nostre case, dove trascorriamo gran parte del tempo.

L’Europa si appresta ad introdurre nella Direttiva Europea, in materia di radioprotezione, l’indicazione che prevede una soglia del valore di radon nelle abitazioni compresa tra i 300Bq/m3 e i 400Bq/m3. Diversa è la situazione italiana in quanto la regolamentazione dell’esposizione al radon è stata introdotta all’inizio del 2001 con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 241/00 (livello massimo radon 500Bq/m3) anche se una normativa specifica sul radon esiste solamente per gli ambienti di lavoro, in particolare in luoghi sotterranei come grotte e tunnel nei quali è obbligatorio effettuare la misura annua della concentrazione di radon. I numerosi studi epidemiologici, effettuati negli ultimi 20 anni dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), hanno confermato che l’esserne esposti rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio per la salute delle persone.

Il radon, gas inodore, incolore e insapore è un elemento chimicamente inerte e naturalmente radioattivo. Esso è solubile in acqua e la sua concentrazione in atmosfera si disperde rapidamente all’aperto

poiché l’acqua naturale di superficie a contatto con l’atmosfera (sorgenti, fiumi, laghi) lo rilascia in continuazione per volatilizzazione anche se in quantità relativamente basse. All’interno di un’abitazione invece il radon tende a raggiungere livelli elevati di concentraz

ione, di conseguenza se non vengono adottati impianti idonei, l’aria tende a stagnare piuttosto che rinnovarsi, dato che la pressione interna di una casa è leggermente più bassa di quella esterna.

Una risposta concreta per ridurre sia le attuali sia le future esigenze di abbattimento degli agenti inquinanti presenti nell’aria è quella che propone l’azienda Aldes con il prodotto ‘Mini Fly’. Mini Fly nello specifico è una centrale di ventilazione che riduce al minimo tutti i tipi di inquinanti, anche quelli impercepibili come il radon, il monossido di carbonio o composti organici volatili. Il sistema, dotato di una motorizzazione, a commutazione elettronica EC-230V (micro-watt), garantisce il basso consumo energetico ed è idoneo ad essere installato anche all’interno di controsoffitti ristretti.

In Italia l’ente preposto alla misura del radon nelle abitazioni e nei luoghi chiusi sono le ARPA, a cui si può fare riferimento per adottare provvedimenti di bonifica nei casi di superamento dei limiti di legge. Dal radon è possibile difendersi attraverso la messa in atto di azioni di risanamento e prevenzione a livello degli edifici, che non possono prescindere dalla mappatura del territorio, dall’esecuzione di un adeguato monitoraggio ambientale e da una corretta informazione al cittadino sulla natura del rischio e sulle azioni.

Sul sito http://www.radonlab.eu/ si possono trovare i livelli radon di ogni singola provincia d’Italia

Fonte

Comunicato stampa Aldes

Arpa

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