Cellula abitativa con fantasia compositiva. PLAST4house
Da quale idea è nato il progetto?
L’idea principale del progetto è volta a liberare la fantasia compositiva di una cellula abitativa trasformabile nel tempo: il modulo base può essere sovrapposto e di conseguenza la parte opaca della facciata verso sud è idonea a collocare la scala che sbarcherà sulla loggia/balcone di accesso all’unità abitativa posta al piano primo; planimetricamente lo stesso modulo base può essere affiancato accostando i due muri perimetrali o facendoli coincidere in un unico muro.
Ma ancora, il modulo (o due moduli sovrapposti) può essere affiancato planimetricamente in linea o con degli slittamenti reciproci, può essere ribaltato a specchio affiancando così due logge/balconi ed eventualmente dando la possibilità di aggregare due unità abitative a formarne una unica più grande. Lo stesso modulo base può anche essere soggetto a modifiche e mutamenti nel tempo, dettati dai principi di flessibilità e di organici mutamenti del nucleo familiare: dalla cellula elementare, si possono asportare moduli pari al quadrato della loggia/balcone trasformando la cellula stessa in un bilocale di diverse forme compositive; in tal modo una coppia potrebbe cominciare a vivere in un bilocale, trasformabile (con l’arrivo dei figli) in un trilocale. Risultano pertanto innumerevoli le potenzialità compositive ottenibili dall’assemblaggio della stessa cellula elementare, a cui poi andrebbero sovrapposte le altrettanto incalcolabili combinazioni di materiali ed elementi di finitura.
Perché è stato scelto questo nome per il progetto?
Il nome scelto per rappresentare il progetto proposto è composto da tre parole:
- PLAST: abbreviazione di “PLASTBAU®”, sta ad indicare la tipologia costruttiva utilizzata;
- 4: in inglese è in alcuni casi utilizzato come acronimo di “for” che significa “per”;
- house: dall’inglese: “casa”.
Ecco allora che “PLAST4house” sta ad indicare che la cellula abitativa progettata verrà realizzata con la tipologia costruttiva PLASTBAU; inoltre il 4 rappresenta anche il numero di lati uguali che ha la figura geometrica del quadrato; e proprio attorno a quest’ultima si concretizza tutta l’idea concettuale del progetto
Perché ha ideato questa particolare soluzione tipologica?
Come espressamente richiesto dal concorso, il progetto si è sviluppato partendo dalle potenzialità che offrono le caratteristiche proprie della tecnologia costruttiva Plastbau®; per questo motivo la cellula elementare abitativa progettata si sviluppa su una griglia ortogonale di maglia quadrata con lato di 60cm, che accomuna le dimensioni di larghezza del pannello cassero autoportante per solaio “Plastbau® Metal” a quelle del cassero muro “Plastbau® 3”.
Quali sono le finalità del progetto?
I principali obiettivi che ci siamo posti nell’approccio a questo progetto erano legati alla flessibilità compositiva, partendo da un’unica cellula abitativa ripetuta, ma riproposta affiancata in modi diversi, con differenti finiture e molteplici colori, dando così vita ad organismi sempre nuovi. Un occhio di riguardo è stato rivolto alle prestazioni energetiche della cellula tipo, proponendo anche apparati tecnologici rivolti al risparmio energetico.
Secondo quale criterio è stata sviluppata la cellula abitativa?
La flessibilità compositiva non poteva essere governata dalla casualità; ecco allora che il modulo tipo si articola attorno ad una maglia ortogonale quadrata, che permette di gestire e controllare le molteplici possibilità compositive.
Quali sono state le scelte compositive dell’edificio?
L’idea iniziale era quella di realizzare una cellula tipo che richiamasse i mattoncini per le costruzioni dei bambini. Sostanzialmente un “cubetto” che potesse combinarsi agevolmente con altri cubetti in svariati modi; per rompere la monotonia del “cubetto” si è introdotto il concetto di “portale tecnologico”, volto ad accogliere pannelli frangisole, tende e pannelli solari e/o fotovoltaici; inoltre si sono immaginate varie tipologie di finitura per le facciate; tra queste, facciate ventilate con pannelli in fibrocemento con borchie a vista; questo tipo di finitura ha permesso di introdurre uno studio sul colore: le pareti opache di ogni cellula presenteranno un colore con tre o quattro gradazioni della stessa tinta; la facciata accanto riporterà alcuni pannelli con lo stesso colore di una delle gradazioni di tinta della facciata precedente, mentre le altre gradazioni avranno una tonalità di colore differente; lo stesso si ripeterà per ogni blocco di cellule aggiunte.
Come è stato affrontato il tema del Risparmio energetico?
Al fine di migliorare le prestazioni globali dell’involucro, la pelle esterna delle cellule è pensata costituita da sistemi di facciate ventilate che potranno avere diversi tipi di finitura: pannelli in aquapanel rasati (finitura tradizionale tipo intonaco); pannellature di qualsiasi genere (fibrocemento, HPL, alluminio, PVC, ecc.); tavelle in cotto; lamelle di legno, ecc.; inoltre, in corrispondenza della loggia/balcone, è stata posizionata una struttura metallica costituita da quattro portali che andranno a sovrapporsi al fabbricato; su tali portali verranno montati in corrispondenza dei lati nord e sud dei pannelli frangisole in bamboo, mentre sopra la loggia/balcone saranno installate delle tende a rullo e sopra la copertura una serie di pannelli fotovoltaici e/o solari destinati a coprire parte del fabbisogno energetico della/e unità abitativa/e.
Giovanni Nervi, Paolo Carrara