Materie plastiche destinate alle costruzioni
Le materie plastiche sono sempre di più impiegate nel settore delle costruzioni, con un utilizzo in Italia di circa 1 milione di tonnellate all’anno (per edilizia residenziale e non, opere pubbliche e infrastrutture). Le plastiche stanno diventando sempre più presenti grazie alle loro caratteristiche di ecologicità, resistenza, leggerezza, riciclabilità ed efficienza energetica.
Le materie plastiche, di cui in Italia si consumano circa 7 milioni di tonnellate all’anno, sono largamente impiegate nel settore delle costruzioni (edilizia residenziale e non, opere pubbliche e infrastrutturali) che ne utilizza circa 1 milione di tonnellate all’anno. Nonostante la loro presenza non sia sempre evidente e riconoscibile, le plastiche rendono più gradevoli, comode, sicure ed efficienti tutte le opere edili pubbliche e private. Esse si caratterizzano anche per la loro convenienza in termini ecologici, grazie alle innumerevoli e positive caratteristiche di cui godono: resistenza, leggerezza, flessibilità, igienicità, economicità, riciclabilità, efficienza energetica. Inoltre, la loro versatilità, durabilità, facilità di installazione, bassa manutenzione e resistenza alla corrosione, le rendono una scelta vantaggiosa ed efficiente.
Le principali applicazioni delle materie plastiche nel settore delle costruzioni sono materiali isolanti, serramenti/profili per finestre, tubi, elementi per interni, manti per impermeabilizzazione, rivestimenti per esterni, materiale elettrico.
Materiali isolanti
L’efficienza energetica è diventata centrale nel settore dell’edilizia, in considerazione del fatto che circa il 40% dei consumi mondiali di energia viene utilizzato per riscaldare e/o raffreddare le abitazioni, e la plastica si sta sempre più consolidando quale materiale di elezione per l’isolamento termico. In tale applicazione vengono impiegate diverse materie plastiche (EPS – polistirene espanso sinterizzato, XPS – polistirene espanso estruso, PU – poliuretano espanso rigido), il cui consumo complessivo in Italia ammonta a circa 210.000 tonnellate (equivalenti ad una superficie isolata pari a 120 milioni di m2).
Un’analisi (AIPE, Associazione Italiana Polistirene Espanso, anno 2008), condotta con riferimento al periodo 2000-2005, ha evidenziato che in Italia se tutte le abitazioni venissero sottoposte a interventi di riqualificazione energetica, si potrebbero abbattere di due terzi circa:
· sia i consumi energetici, con un risparmio annuo pari a 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep);
· sia le emissioni di CO2, evitandone circa 60 milioni di tonnellate all’anno (Mton).
Risparmio energetico e riduzione delle emissioni di gas serra grazie agli isolanti plastici in Italia
Nel caso in cui – come situazione più realistica – si intervenisse sul 50% del patrimonio edilizio residenziale, si otterrebbe comunque un risparmio annuo considerevole su entrambi i fronti: in termini di consumi energetici, pari a circa 10 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) e in termini di emissioni evitate di CO2, pari a circa 30 milioni di tonnellate (Mton).
L’efficienza prestazionale degli isolanti termici composti da materie plastiche è tale da rendere estremamente vantaggioso il loro utilizzo non solo in termini di risparmio energetico e riduzioni di emissioni di gas serra, ma anche in termini di riduzione di impatto ambientale e di limitazione dell’impiego di risorse.
Gli studi di Life Cycle Assessment (LCA) e le dichiarazioni ambientali di prodotto (Enviromental Product Declaration) resi disponibili da ANPE (Associazione Nazionale Poliuretano Espanso rigido) e da PU Europe indicano che le risorse impiegate per la produzione di 1 m2 di isolante in poliuretano espanso rigido di spessore pari a 120 mm vengono restituite all’ambiente, sotto forma di risparmio energetico, già nel corso dei primi 6 mesi di utilizzo dell’edificio. Risultati analoghi si ottengono anche mediante l’utilizzo di polistirene espanso sinterizzato e di polistirene espanso estruso (studi di AIPE ed EXIBA).
Riduzione di impatto ambientale e limitazione nell’impiego di risorse grazie agli isolanti plastici
Le attuali esigenze di comfort abitativo non possono, inoltre, prescindere da un’adeguata protezione dai fenomeni di inquinamento acustico.
Materie plastiche quali il polistirene espanso sinterizzato o espanso sinterizzato elasticizzato e il poliuretano espanso rigido o espanso flessibile stanno diventando il materiale di eccellenza per soddisfare le esigenze edilizie di benessere acustico. Grazie, infatti, alle loro caratteristiche fonoisolanti e fonoassorbenti, contribuiscono a proteggere sia dai rumori che si propagano per aria (rumori aerei) sia da quelli che si trasmettono attraverso percussioni, vibrazioni, trascinamento (rumori impattivi o rumori d’urto).
Fonte Federchimica