Case in classe A a risparmio energetico

Molto spesso si evitano i lavori di riqualificazione energetica di un edificio perché appaiono troppo cari ed onerosi. Approcciando la questione da un altra prospettiva, molto probabilmente chi ritiene che riqualificare un’abitazione in modo da renderla più efficiente dal punto di vista energetico, non ha ben presente quali vantaggi, soprattutto in termini economici, possa garantire un serio lavoro di contenimento energetico.

Le politiche energetiche fino agli ultimi anni del secolo scorso affrontavano il problema dei consumi e dell’inadeguatezza delle risorse con un approccio di differimento, si tendeva, cioè, a rimandare ad altri tempi, in particolare ad un futuro più o meno remoto, l’applicazione di misure realmente efficaci per risolvere quelli che già all’epoca si ponevano come problemi tutt’altro che da sottovalutare. Dopo il 2000 gli Stati hanno posto sempre maggiore attenzione su questi temi e hanno accompagnato questo loro focalizzarsi sulle tematiche energetica con una legislazione in materia sempre più dettagliata e precisa. Oggi, dopo tutti questi sforzi, ritenere che i costi per la riqualificazione energetica di una casa siano uno spreco di tempo e danaro è evidentemente un’idea superata, anche se ancora ben presente nell’immaginario collettivo.

Proviamo ad analizzare, infatti, come i costi relativi a lavori di contenimento del consumo energetico siano in realtà recuperabili, sia nel medio che nel lungo periodo, grazie da un lato agli incentivi che lo Stato offre in questa materia e dall’altro con un risparmio costante nel tempo dei consumi. Se solo si considerasse il fatto che gli importi delle bollette dell’energia elettrica e del gas, grazie a un intervento mediamente costoso diretto a migliorare l’efficienza energetica, potrebbero subire una riduzione anche superiore al 50%, si potrebbe ben comprendere quanto realizzare sistemi di costruzione ad alta efficienza energetica o, ancor meglio, eseguire degli interventi di ottimizzazione energetico su costruzioni già esistenti, sia conveniente anche da un punto di vista strettamente economico.

Ovviamente un discorso del genere è valido per qualsiasi intervento si decida di eseguire ed è chiaro che un intervento poco costoso produrrà di solito meno effetti sul risparmio energetico rispetto ad un intervento più pesante. In realtà, però, un attento studio, sia sulla zona geografica che sulla destinazione d’uso dell’immobile, può permetterci di porre in essere delle misure tecniche tali da rendere la nostra costruzione molto efficiente da un punto di vista energetico, a fronte di costi estremamente contenuti.

Facciamo qualche esempio. Se dovessimo progettare un edificio industriale o adibito ad uffici dovremmo cercare di massimizzare il risparmio energetico concentrandoci sui fenomeni fisici che avvengono di giorno (captare quindi il più possibile la luce solare), mentre nel caso di edifici adibiti a civili abitazioni dovremmo cercare un risparmio energetico più uniforme possibile in tutte le condizioni di luce e clima. In entrambi i casi, però, è necessario porre massima attenzione ai materiali costruttivi, infatti la scelta di un materiale non appropriata può inficiare tutti gli altri accorgimenti che sono stati presi.

Diversi studi scientifici hanno confermato che la realizzazione di strutture in EPS, come ad esempio il Sistema Costruttivo Poliespanso®, riesce a garantire un isolamento delle abitazioni tale da poter essere scelto sia in caso di immobili ad uso civile sia ad uso industriale e che il loro impiego riesce a ridurre di percentuali notevoli il costo del riscaldamento e del condizionamento. Infatti una struttura ben isolata dagli agenti atmosferici è in grado di poter essere riscaldata o raffreddata con un minor impiego di risorse.

L’impiego di tali sistemi, quindi può considerarsi un sicuro investimento ripagato nel tempo da un risparmio continuo e consistente sulle bollette.