Il “mattone” torna ad essere il bene rifugio degli Italiani

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…ma sempre meno si usano mattoni per costruire gli edifici moderni

La soluzione innovativa? Poliespanso!

La casa per gli italiani è sempre stata il bene per eccellenza, un bene considerato durevole e in grado di mantenere valore nel tempo; un rifugio dal quale poter trarre sempre sicurezza.

Questa certezza legata al valore è andata in frantumi nuovamente nel 2008, con la crisi dei mutui americani, che per effetto della Globalizzazione ha avuto ricadute in tutto il mondo.

Purtroppo anche i gravi eventi sismici, che periodicamente hanno interessato e continuano ad interessare la Nostra Penisola, hanno portato a riflettere sulla fragilità del patrimonio costruito.

Negli ultimi 15 anni l’Italia è stata colpita da più di dieci disastri naturali che hanno provocato danni per un totale di 49,9 miliardi di euro. Lungo lo Stivale si sono concentrati il 12% delle catastrofi sismiche che si sono abbattute sull’Europa, con conseguenze economiche pari al 41,8% del totale.

Il centro Italia ha pagato il prezzo più alto, tra tutti gli eventi che si sono verificati in Europa negli ultimi 15 anni, a causa dei terremoti del 2016 e 2017, con danni stimati attorno ai 21,9 miliardi. Il sisma del 2012 in Emilia Romagna è costato circa 13,3 miliardi e quello in Abruzzo del 2009 altri 10,2 miliardi.

Nonostante ciò, la situazione pare essere in rapido cambiamento; lo scossone dovuto alla pandemia ancora in atto, che ha portato al rapido crollo dei mercati finanziari e ad un costante andamento al ribasso delle rendite “garantite”, unitamente alla riduzione dei tassi dei mutui, ha portato un’importante spinta verso la crescita dell’attività immobiliare.

Oggi, inoltre, siamo in grado di comprendere che il valore del bene, oltre ad essere fortemente influenzato dalla domanda, risente anche della sua posizione geografica: zone turistiche, di interesse storiche o con forti attività commerciali, zone residenziali con ampi spazi verdi ben servite dai mezzi pubblici e dagli importanti snodi stradali.

È importante intuire come il valore possa cambiare e possa durare o meno nel tempo in base alle prestazioni dell’edificio. Prima fra tutte quella energetica, e non secondaria per importanza, quella legata agli eventi sismici e alla capacità dell’edificio di non subire danni.

Questi sono i macro parametri che influenzano il mercato, oggi.

Se osserviamo attentamente il cambiamento delle normative degli ultimi anni, e l’attenzione alla sostenibilità, non è difficile capire che caratteristiche dare ai nostri asset per essere sicuri che il nostro edificio possa mantenere valore nel tempo.

Anche la recente normativa europea che impone agli edifici di essere nZEB (Nearly Zero Energy Building) va in questo senso; sono edifici ad elevate prestazione energetiche che richiedono per il loro funzionamento un consumo energetico estremamente basso, quasi nullo. Il loro fabbisogno è quindi coperto in maniera significativa da energia prodotta da fonti rinnovabili.

Essendo il nostro, come anticipato sopra, un Paese ad elevata sismicità, le nuove case hanno l’obbligo di essere antisismiche, ma non è sufficiente avere edifici antisismici (salvaguardia della vita, SLV): se vogliamo mantenere il valore del bene nel tempo devono salvarsi anche gli edifici stessi, rimando indenni al massimo grado di sisma previsto per quella zona (Stato limite di operatività SLO).

Solo eliminando il problema della ricostruzione o del danno degli edifici, è possibile garantire il valore dell’immobile nel tempo.

In Italia sono state messe a punto in questi ultimi decenni tecnologie specifiche che utilizzano robusti casseri in EPS, a marcatura CE, che consentono la realizzazione di pareti in cemento armato in modo veloce, economico e con un’ottimizzazione delle prestazioni termiche ed acustiche.

Il sistema costruttivo Poliespanso con le sue caratteristiche geometriche, basato sul concetto di prefabbricazione leggera, con dimensioni e caratteristiche variabili a richiesta, è in grado di soddisfare appieno le cresciute aspettative del mercato.

La velocità di posa, aumentata del 30%, la semplificazione della progettazione, unitamente al vantaggio economico e alla robustezza sismica, lo rendono una scelta strategica vincente per chi opera nel mercato immobiliare, o semplicemente, per la famiglia che vuole costruire casa nel concetto antico di bene durevole.

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